Gesù, l'Amato figlio di David
1 Dicembre 2023 By Enrico Cannoletta

Gesù, l’Amato figlio di David

Rileggiamo il prologo di Matteo

All’inizio del suo Vangelo, Matteo apostolo, mette la genealogia di Gesù, ovvero l’elenco di tutti i suoi antenati.

Questo elenco viene formulato in tre gruppi che comprendono ognuno 14 nomi. Perché Matteo fa questa scelta che a noi potrebbe apparire strana?

Gli Ebrei non hanno dei caratteri specifici per i numeri, ma utilizzano le lettere del loro alfabeto: come se noi usassimo A per scrivere 1, B per scrivere 2, e così via.

Scrivendo un numero può quindi venir fuori una parola, oppure scrivendo una parola si può leggere un numero. E questa coincidenza era ritenuta molto significativa per gli Israeliti.

Se scrivessimo il nome di David, il grande condottiero che unificò in un solo Stato tutto il popolo di Israele, potremmo leggere il numero 14. Aggiungiamo che gli ebrei per dire che una persona è molto buona, dicono «buona-buona». Dio infatti, che il più Santo dei Santi, è addirittura il tre volte Santo, perché il numero 3 indica perfezione (Santo, Santo, Santo sei tu Signore, Dio dell’universo).

Scrivere dunque un elenco in cui per tre volte emerge il nome di David, significa per gli Ebrei che Gesù (punto di arrivo dell’elenco) è il David perfetto, ovvero il vero Messia.

Ma c’è anche qualcosa in più.

I ragazzi del nostro Catechismo sanno benne che la lingua degli Ebrei e il loro alfabeto ci appaiono strani: non hanno vocali.

Leggendo il nome di David e cambiando fonetica si ha anche il termine DOD, che significa «amato».

Noi queste cose dobbiamo impararle, ma per gli Ebrei che leggono il Vangelo di Matteo, è immediatamente chiaro che il riferimento è a Isacco, che nella Genesi viene anche lui definito DOD.

Pensate quante cose Matteo scrisse in poche righe, anche senza dirle direttamente: Gesù figlio perfetto di David, vero Messia e Amato. Ma il riferimento a Isacco è propizio perché indica quello che fu il VERO sacrificio. L’angelo mandato da Dio impedì a Abramo di sacrificare Isacco, perché Dio stesso sacrificò se stesso nella persona del Figlio fatto uomo.

E non è finita. Un ebreo leggendo DOD non può non pensare al DODÌ, ovvero a come viene definito lo sposo nel Cantico dei Cantici. Abbiamo quindi una visione di Matteo proiettata sulla Chiesa, che è la sposa di Cristo.

Il Vangelo, non solo quello di Matteo, ma tutto il Vangelo, è una miniera di informazioni preziose per la vita eterna, e il Catechismo serve anche per informare i nostri ragazzi che esiste questa miniera assai più preziosa dell’oro, che ci darà tanta serenità in questa vita e in quella eterna.