Ciò che ci spaventa non è quello di cui dobbiamo preoccuparci
Gesù si sforza a insegnarci la giusta dimensione delle cose
«E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo».
(Dalla liturgia).
«Abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo». Non è una frase gradevole, questa di Gesù. Ci dice di avere paura.
Di solito, nel vangelo, sulle labbra di Gesù, troviamo l’indicazione contraria: «non abbiate paura!». Qui invece il Signore ci mette in guardia dall’azione del maligno, del diavolo, che vuole allontanarci da Dio fino a raggiungere il suo scopo finale: quello di farci perdere la vita eterna e di farci cadere per sempre in un destino di dannazione e disperazione.
Se il Signore ci dice di avere paura non è per farci entrare in un vortice di terrore, ma per farci comprendere quanto sia importante e decisivo non perdere l’appuntamento più importante della nostra vita: la felicità eterna del paradiso.
Tutto il resto, fosse anche la morte fisica, non ci deve spaventare.
Mi sono spesso interrogata su questo brano del vangelo che secondo me risulta essere paradossale. Perché chiede una fede incondizionata senza ma e senza se’. Per cui una Fede fiduciosa in GESÙAESTRO VIA VERITÀ E VITA. Essendo veritiero non può ingannarci a me tocca essere fedele e fiduciosa.