Ecco perché i dogmi mariani sono indispensabili
5 Agosto 2024 By Don Enrico Giovannini

Ecco perché i dogmi mariani sono indispensabili

Molti non sanno cosa sia un dogma: in realtà quelli cristiani sono delle “conseguenze

«L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre
».
(Dalla liturgia).

La notte tra il 4 e il 5 agosto dell’anno 352 d.C. il ricco patrizio romano Giovanni e sua moglie fecero il medesimo sogno: la Vergine Maria chiedeva loro di edificare una basilica in suo onore sul luogo dove l’indomani sarebbe caduta la neve.

Quella notte prodigiosamente (siamo ad agosto!) nevicò sulla cima dell’Esquilino, il più alto dei sette colli di Roma. E lì papa Liberio fece costruire una basilica, sul perimetro indicato dalla neve. E questo il primo santuario mariano non solo della città di Roma, ma del mondo intero.

La basilica è strettamente legata al primo dei dogmi che riguardano Maria Vergine, la divina maternità: Maria cioè non è soltanto la madre di Gesù, ma essendo la natura umana di Gesù indissolubilmente legata alla persona divina del Figlio, che è Dio al pari del Padre e dello Spirito Santo, la madre di Gesù non può che essere anche la madre di Dio, come diciamo ogni volta che recitiamo l’Ave Maria.

Il Concilio di Efeso ha pronunciato solennemente e infallibilmente questa verità nell’anno 431, e l’anno successivo papa Sisto III inizia ad ricostruire la basilica che viene denominata Santa Maria Maggiore.

Ma cosa dicono a noi oggi queste notizie storiche, che a qualcuno possono al più sembrare interessanti, ma che sembrano avere poco a che fare con la nostra fede? Ci dicono due cose essenziali. La prima è che Gesù è veramente uomo ma è e rimane veramente Dio: il Figlio è stato generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre, è presente dall’eternità insieme al Padre e allo Spirito Santo. Se Cristo non fosse Dio non avrebbe potuto salvarci dai nostri peccati e dalla eterna dannazione.

La seconda è che Maria è necessaria alla nostra fede. In altre parole la devozione a Maria Vergine non è facoltativa per un cristiano. Ognuno di noi ha qualche santo di cui è particolarmente devoto, è una cosa buona, ma non è decisivo, nella vita di un cristiano, essere devoto di questo o di quel santo. Per quanto riguarda Maria la questione è diversa. Dio ha voluto farsi uomo attraverso di lei. Avrebbe potuto farne a meno: a Dio nulla è impossibile! Come ha fatto a meno del padre biologico, così avrebbe potuto fare per la madre. Ma così non ha voluto. Gesù ci è arrivato per mezzo di Maria.

Sarebbe veramente temerario, da parte nostra, voler fare a meno di Colei che Dio ha costituito quale principale e più potente strumento della nostra redenzione, operata da Cristo! Sarebbe improduttivo e fuorviante tentare di andare a Dio per una strada diversa da quella che Egli ha scelto per venire a noi!

Ricordiamoci delle parole di un santo con i piedi ben piantati per terra, San Giovanni Bosco: «E’ quasi impossibile arrivare a Cristo senza passare per Maria»