Il Sacro Cuore di Gesù esorta all’amore non solo emotivo ma anche intelligente
Il «fuoco» che scaturisce dal cuore di Gesù è l’indicazione della potenza dell’amore consapevole
«Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua».
(Dalla liturgia).
La solennità del Sacro Cuore di Gesù ci porta al centro della nostra fede. Il cuore di Gesù racchiude tutta la potenza, la forza, la costanza dell’amore di Dio.
Il cuore, nel nostro linguaggio, indica la sede del sentimento, delle emozioni, quasi opposto al cervello, al ragionamento: «vai dove ti portai il cuore» è quasi sinonimo di «fai quello che più ti piace in questo momento». Verrebbe quasi da dire che la festa del Sacro Cuore sia una festa dei sentimenti, o addirittura delle emozioni di Dio. Sarebbe veramente una visione incompleta, limitata: nella Bibbia il cuore non è inteso solamente come la sede delle emozioni e dei sentimenti, ma indica il centro vitale di tutto l’essere umano, e in particolare di quelle funzioni che distinguono l’uomo da ogni altra creatura: l’intelligenza e la volontà.
Il cuore di Gesù trabocca d’amore: d’amore per il Padre e d’amore per noi. E non è un caso che del cuore di Gesù si parli dopo la sua morte: è infatti con la sua crocifissione e la sua morte che Gesù ha manifestato pienamente il suo amore: il suo amore per il Padre, che ha dimostrato rimanendogli obbediente sino alla fine e il suo amore verso gli uomini, verso ciascuno di noi («non c’è amore più grande di chi dono la vita per i propri amici» Gv 15,13), avendo dato la sua vita per noi.
La scelta di Gesù di morire sulla croce ha manifestato pienamente l’amore di Gesù verso il Padre e verso di noi, è stata una scelta libera, una scelta compresa e voluta, maturata negli anni (più volte il Signore aveva preannunciato agli apostoli la sua passione e morte), è una manifestazione d’amore di tutto il suo essere. Dal cuore trafitto di Gesù sgorgano sangue ed acqua, simbolo dei sacramenti della Chiesa, quegli aiuti che il Signore ci ha dato per poter vivere nella sua grazia e nel suo amore.
La festa del Sacro Cuore di Gesù ci rassicura: Dio dimostra nei fatti che ci vuole bene fino al punto di dare la vita per noi, e che si prende cura di noi, dandoci il nutrimento necessario (i sacramenti) per corrispondere al suo amore e poter vivere la nostra esistenza in pienezza.
Contemporaneamente questa festa ci esorta a fare come Gesù: riempire il nostro cuore d’amore, amore per Dio, nell’obbedienza al suo volere, e amore per gli uomini, mettendo la nostra vita a disposizione dei nostri fratelli, nei modi in cui la Provvidenza ci chiama ad operare.